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Censimenti generali della popolazione e delle abitazioni - 1981 e 1991

Il 13° e ultimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni si è svolto con riferimento al 20 ottobre 1991.

Censimento generale della popolazione

Avvertenze

L'età è sempre computata in anni compiuti.
Ad esempio: 5-9 : dal giorno del 5° compleanno al giorno precedente il 10° compleanno.

Unità di rilevazione: la famiglia e la convivenza (come è avvenuto per il censimento 1981).

Definizioni

Famiglia
"Un insieme di persone legate da vincolo di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune (anche se non sono ancora iscritte nell'anagrafe della popolazione del comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona". "Il personale di servizio della famiglia (domestici, collaboratori familiari, ecc.) che dimori abitualmente nella abitazione, costituisce famiglia a sè stante, semprechè tra i componenti la famiglia e il personale suddetto non vi siano legami di alcun tipo fra quelli compresi nella definizioone già citata". Tale definizione di famiglia, recependo quella data dal nuovo Regolamento anagrafico (1989), differisce da quella adottata nei passati censimenti poichè è stato abolito quello che rappresentava il terzo elemento costitutivo della famiglia anagrafica e cioè l'unicità del bilancio corrispondente alla messa in comune del reddito da parte dei componenti la famiglia.

Convivenza
"Insieme di persone che, senza essere legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità e simili, conducono vita in comune per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili. Le persone addette alla convivenza per ragioni di lavoro, se convivono abitualmente, sono considerate membri permanenti della convivenza purchè non costituiscano famiglia a sè stante". I principali tipi di convivenza possono essere così distinti: istituti d'istruzione (collegi, seminari, ecc.); istituti assistenziali (ospizi, orfanotrofi, comunità terapeutiche e di recupero, ecc.); istituti di cura pubblici e privati; istituti di prevenzione e di pena; conventi, case ed istituti ecclesiastici e religiosi; caserme ed analoghe sedi, ad uso degli appartenenti alle forze armate e ad altri corpi armati e assimilati, dello Stato e degli altri Enti locali; alberghi, pensioni, locande, e simili; navi mercantili.

Popolazione residente di ciascun comune
"persone aventi dimora abituale nel comune e ivi presenti alla data di censimento, e persone aventi anch'esse dimora abituale nel comune, ma che alla data del censimento risultavano assenti per: a) emigrazione in altro comune o all'estero, nel caso di emigrazione per l'esercizio di occupazioni stagionali o temporanee; b) servizio di leva, di richiamo alle armi, di volontariato; c) istruzione, noviziato religioso; d) ricovero in istituti di cura di qualsiasi natura, purchè la permanenza non superi i due anni; e) detenzione in attesa di giudizio, condanna inferiore a cinque anni, obbligo di soggiorno per misura cautelare, rieducazione, purchè la permanenza non superi i cinque anni; f) affari turismo, breve cura e simili; servizio statale all'estero; g) missione fuori sede, compresa la frequenza di corsi di qualificazione o aggiornamento professionali, nonchè di avanzamento; h) imbarco su navi della marina militare e mercantile".

Popolazione presente di ciascun comune
"Persone presenti nel comune alla data del censimento ed aventi in esso dimora abituale, nonchè persone presenti nel comune alla data del censimento ma aventi dimora abituale in altro comune o all'estero".

Popolazione in condizione professionale
"Persone che, nella settimana precedente la data del censimento, risultavano occupate o disoccupate alla ricerca di nuova occupazione".

Persone occupate
"Persone che possiedono una occupazione (in proprio o alle dipendenze) da cui traggono una retribzione o un profitto, comprese le persone che collaborano, senza avere un regolare contratto di lavoro, con un familiare che svolge un'attività lavorativa in modo autonomo (coadiuvanti)".

Popolazione disoccupata in cerca di nuova occupazione
"Persone che hanno perduto una precedente occupazione alle dipendenze e sono alla ricerca attiva di una nuova occupazione, sempre che siano in grado di accettarla se viene loro offerta".

Popolazione in cerca di prima occupazione
"Persone che non hanno mai esercitato una attività lavorativa, o hanno cessato un'attività lavorativa in proprio, e sono alla ricerca attiva di un' occupazione, sempre che siano in grado di accettarla se viene loro offerta".

Popolazione attiva
Somma delle persone in condizione professionale e delle persone in cerca di prima occupazione.

Popolazione in condizione non professionale
"Persone in età inferiore a 14 anni; persone in cerca di prima occupazione; casalinghe; studenti; persone ritirate dal lavoro; altri censiti in età 14 anni e oltre che non rientrano nelle quattro voci, compresi coloro che stanno assolvendo gli obblighi di leva".

Popolazione non attiva
"Popolazione in condizione non professionale, depurata dalle persone in cerca di prima occupazione".

Avvertenze: le persone con più di un attività lavorativa hanno fornito le notizie facendo riferimento alla principale attività svolta, cioè a quella che, per continuità di lavoro, per importanza economica o altre considerazioni era ritenuta la prevalente. Per le persone disoccupate è stata considerata la professione esercitata prima della disoccupazione. La sezione di attività economica è il campo di attività in cui viene esercitata la professione ed è determinata di norma dall'attività esclusiva o principale della singola unità locale presso cui lavorava il censito, che poteva essere diversa da quella principale dell'impresa.

Cittadini stranieri
"L'espressione "cittadini stranieri" si riferisce ovviamente alle persone che non hanno la cittadinanza italiana: sono inclusi gli apolidi mentre le persone con doppia cittadinanza (italiana e straniera) sono, a tutti gli effetti, considerate cittadini italiani. Il censimento prende in considerazione sia gli stranieri residenti che quelli temporaneamente presenti (questi ultimi censiti tramite il Foglio individuale per straniero non residente in Italia). Qualora sia stata accertata la condizione di persona che dimori abitualmente nel nostro Paese (la residenza è uno stato di fatto da riconoscersi anche se la persona non è iscritta nell'anagrafe comunale della popolazione residente) lo straniero viene censito come tale. Gli stranieri che dimorano abitualmente all'estero sono stati censiti come temporaneamente presenti".

Principali strumenti classificatori

Sono la classificazione delle professioni e quella delle attività economiche, rinnovate nel 1991 rispetto al censimento precedente. Nella prima l'analisi delle professioni si è basata sul "tipo di lavoro svolto" identificato attraverso tre componenti: il livello di autonomia/responsabilità nei processi decisionali, l'area di specializzazione e la "funzione". Pertanto risulta facilmente comparabile con quella Isco-88, dell'Ufficio Internazionale del Lavoro di Ginevra, soprattutto a livello di due cifre; difficoltà di comparazione risultano invece con la classificazione Istat adottata nei censimenti precedenti, essendo molto diversi i criteri classificatori adottati. Tabelle di ragguaglio con la classificazione precedente e con la CITI (Classificazione internationale tipo delle professioni, 1988) sono riportate nel volume dell'Istat Classificazione delle professioni, collana Metodi e Norme, serie C, n 12.

La seconda, denominata ATECO 91, contiene le stesse rubriche della NACE Rev.1 (Nomenclatura generale delle attività economiche nelle Comunità Europee) fino al quarto livello di dettaglio (classe); un quinto livello di dettaglio (categoria) è stato ottenuto per disaggregazione del quarto livello della NACE. La ATECO 91 presenta alcune differenze con quella adottata nel censimento 1981; si rinvia al fascicolo dell'Istat Classificazione delle attività economiche, collana Metodi e Norme, serie C, n.11 per ulteriori notizie analitiche, per la tabella di ragguaglio tra la classificazione del 1991 e quella del 1981 e per la tabella di corrispondenza tra la classificazione italiana e quelle internazionali.

Censimento generale delle abitazioni

Avvertenze

Unità di rilevazione: l'abitazione occupata o non occupata e l'altro tipo di alloggio (come è avvenuto per il censimento 1981).

Definizioni

Abitazione
"Un insieme di vani, o anche un vano solo, destinato funzionalmente ad uso di alloggio, che dispone di un ingresso indipendente su strada, pianerottolo, cortile, terrazza, ballatoio e simili e che alla data del censimento è occupato o è destinato ad essere occupato da una famiglia o da più famiglie coabitanti".

Come si evince dalla definizione, i fabbricati sono stati rilevati solo se contenevano almeno una abitazione.

Altro tipo di alloggio
"I locali che, pur non essendo funzionalmente destinati ad abitazione di una famiglia (cantina, soffitta, magazzino, negozio, ufficio, stanza di albergo, stanza di convivenza, ecc.) sono stati censiti solamnete se alla data del censimento risultavano di fatto occupati da una o più famiglie".

Stanza
"Ambiente o locale facente parte di un'abitazione, che riceve aria e luce dall'esterno ed ha dimensioni tali da consentire l'installazione di almeno un letto, lasciando lo spazio utile per il movimento di una persona. La cucina, se possiede tali caratteristiche, è considerata stanza".

Distribuzione delle unità sul territorio.

Il territorio di ogni comune è suddiviso in aree subcomunali, definite in base ai seguenti criteri:

Località abitata
"Per località abitata si intende un'area più o meno vasta di territorio, conosciuta di norma con un nome proprio, sulla quale sono situate una o più case raggruppate o sparse".

I tipi di località abitate considerate agli effetti del censimento sono: il centro abitato, il nucleo abitato, le case sparse.

Per centro abitato si intende un aggregato di case contigue o vicine con interposte strade, piazze e simili, o comunque brevi soluzioni di continuità, caratterizzato dall'esistenza di servizi od esercizi pubblici (quali, ad esempio, una chiesa regolarmente officiata, una scuola, una stazione ferroviaria, tramviaria o automobilistica, un ufficio pubblico, una rivendita di generi di privativa, una farmacia od un dispensario farmaceutico, un negozio e simili) costituenti la condizione di una forma autonoma di vita sociale, e generalmente determinanti un luogo di raccolta ove sogliono concorrere anche gli abitanti dei luoghi vicini per ragioni di culto, istruzione, affari, approvvigionamento e simili, in modo da manifestare l'esistenza di una forma di vita sociale coordinata dal centro stesso.

Per nucleo abitato si intende la località abitata, priva del luogo di raccolta che caratterizza il centro abitato, costituita da un gruppo di case continue o vicine, con almeno cinque famiglie e con interposte strade, sentieri, spiazzi, aie, piccoli orti, piccoli incolti e simili, purchè l'intervallo tra casa e casa non superi una trentina di metri e sia in ogni modo inferiore a quello intercorrente tra il nucleo stesso e la più vicina delle case manifestamente sparse.

Per case sparse si intendono quelle disseminate nel territorio comunale a distanza tale tra loro da non poter costituire nemmeno un nucleo abitato.

Costituiscono inoltre aree speciali le isole amministrative ovvero le parti del territorio comunale circondate interamente dal territorio di altro o altri comuni; le isole marittime e lacuali; le aree di alta montagna situate sopra il limite dei pascoli completamente disabitate, purchè di una certa ampiezza; le paludi e gli acquitrini, purchè di una certa ampiezza; i laghi compresi in un solo comune, purchè di una certa ampiezza; la parte di lago diviso tra più comuni; le zone di territorio in contestazione con altri comuni.

Per saperne di più

Per ulteriori chiarimenti e approfondimenti consultare le spiegazioni e avvertenze contenute nei volumi censuari: fascicoli provinciali, regionali, nazionale;
"La progettazione dei censimenti 1991, vol. 2, Censimento della popolazione: il piano di rilevazione";
"13° Censimento generale della popolazione e 7° Censimento generale dell'Industria e dei Servizi, 20-21 ottobre 1991 - Disposizioni per gli organi periferici e istruzioni per il rilevatore", ed. 1991.

Presso l'Istat sono disponibili su richiesta alcuni dati per sezione di censimento, unità territoriale in cui ricadevano non più di 400 unità di rilevazione tra famiglie, abitazioni non occupate ed unità locali del censimento dell'industria e servizi.


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